Mettersi in proprio è sinonimo di cambiamento, crescita professionale e – perché no? – opportunità di guadagno. Non tutti i talenti, infatti, riescono ad emergere in contesti come l’ufficio, la grande distribuzione o il pubblico impiego: per dare il meglio, alcuni individui necessitano di un ampio spazio di manovra, che permetta loro di esprimersi in autonomia, senza sentirsi “schiacciati” da un’organizzazione troppo rigida delle attività.
Dunque, quali sono i settori economici ritenuti più congeniali per chi lavora freelance? Verso quali campi conviene orientarsi per avere maggiori probabilità di successo?
#1 Informatica e nuove tecnologie
Il comparto informatico – e, in generale, delle nuove tecnologie – è sicuramente un’ottima scelta per chiunque voglia dedicarsi ad un’attività autonoma. In questo ambito, infatti, il fenomeno del “freelancing” si è affermato già da parecchi anni, per cui sono le stesse aziende, in molti casi, a prediligere chi si propone come collaboratore esterno.
Inoltre, le mansioni affidate a programmatori, web developer, analisti ecc. non richiedono la presenza fisica in sede, ma si adattano alle nuove modalità di lavoro da remoto.
#2 Arte e creatività
Fotografi, sceneggiatori, grafici, ecc.: per tutte queste figure aventi a che fare con le arti creative, la carriera da freelance costituisce una scelta privilegiata. Si tratta, infatti, di lavori svolti, per lo più, in maniera autonoma (o, quando il progetto lo richiede, all’interno di team formati da vari esperti), basati su un rapporto diretto tra autore e committente.
Le opportunità, comunque, sono davvero interessanti, anche per via delle nuove applicazioni legate alla Rete: molti “freelance creativi” finiscono per collaborare, ad esempio, con blog e magazine online, web agency, portali di e-commerce e via così.
#3 Marketing (digitale e non)
Oggi come oggi, per rimanere a galla in un mercato così competitivo ed in continua evoluzione, qualsiasi azienda ha bisogno di strategie di marketing adeguate e, quindi, di professionisti in grado di elaborarle, metterle in atto e monitorare i risultati.
In questo settore, pertanto, operano figure differenti – dal marketing manager al responsabile della comunicazione, dal community manager al social media manager – ma dai ruoli non sempre ben definiti, poiché simili e, talvolta, complementari.
Come iniziare?
Ebbene, prima di lanciarsi nel mondo del freelancing, è consigliabile un incontro – o una chiacchierata virtuale – con un esperto, per essere guidati ed assistiti nelle fasi di attivazione della Partita IVA, valutazione del Codice ATECO e scelta del regime fiscale.
Avere le idee chiare sin dagli inizi, infatti, è essenziale per concentrarsi sulla carriera desiderata senza far confusione e limitare il rischio di commettere errori.