È il dispositivo più utilizzato dalle persone proprio grazie alla sua portabilità e alla miriade di feature che, oggi, lo contraddistingue. Parliamo del telefono cellulare o, dello smartphone, come viene definito vista la mole di funzioni presente al suo interno. Oggi, reperire uno smartphone è alla portata di tutti, essendo il mercato tempestato di alternative a prezzi più accessibili. C’è un fenomeno, poi, che purtroppo interessa le persone sin dall’insediamento di questi prodotti sul mercato ed è lo smarrimento o, ancora peggio, il furto.
Perdere il proprio cellulare o essere vittime di uno scippo è una situazione che, inevitabilmente, provoca ansie e paure. Non si tratta soltanto del pensiero di rimanere isolati e di non poter comunicare col mondo circostante, possibilità che, in ogni caso, non può non spaventare in un mondo tanto connesso quanto il nostro. Il problema più grande, però, è che il nostro device possa finire in mani sbagliate e che dei malintenzionati possano posare gli occhi sui nostri file privati.
Per quanto difficile, quando si perde un cellulare nelle circostanze più disparate, occorre non perdersi d’animo e conoscere le procedure da attuare per limitare i danni costituiti dallo smarrimento o le conseguenze del furto. In questa guida, vi segnaliamo questo e molto di più, spiegando cosa fare e come rintracciare un cellulare.
Cosa fare subito dopo lo smarrimento
Prima di preoccuparsi del possibile recupero del telefono, occorre focalizzarsi su tutte le misure utili ad assicurare la privacy del proprio dispositivo. Si tratta di selezionare tutte le opzioni utili per limitare i danni di quanto accaduto da remoto, utilizzando un altro device. La prima cosa da fare, ovviamente, è quella di bloccare la scheda telefonica, in modo che il credito residuo non venga utilizzato in maniera indebita. È possibile eseguire questa procedura direttamente dal sito web del proprio operatore.
Successivamente, si dovrà bloccare prontamente il telefono, soprattutto in caso di comprovato furto. Per questo, bisognerà recarsi sul sito dei Carabinieri per compilare il modulo di riferimento, oppure, recarsi al Comando della città per sporgere denuncia. Questa procedura è attuabile anche online, ma molte persone preferiscono recarsi negli uffici di competenza, visto che la denuncia online vada formalizzata di persona entro le 48 ore successive alla segnalazione.
Durante la procedura di denuncia occorre mantenere il sangue freddo e ritrovare il numero IMEI del dispositivo. Si tratta della sequenza di cifre utile a identificare in maniera univoca il nostro device. Questo numero identifica anche il proprietario del telefono, bloccando l’utilizzo di terzi anche nel tentativo di questi ultimi di cambiare scheda SIM. Nei device Android il codice IMEI si può risalire attraverso l’account Google ad essi collegato; in quelli Apple, invece, bisognerà andare sulla pagina di supporto del profilo personale e accedere alla voce “I miei prodotti”.
Ritrovare il telefono, qualche consiglio
In caso di smarrimento, invece, è possibile rintracciare il proprio telefono cellulare attraverso tutta una serie di applicazioni dedicate. Per i dispositivi Android c’è Android Lost, una app gratuita in grado di prendere il controllo del dispositivo da remoto, accedendo al sito dell’applicazione attraverso il proprio account Google. Si tratta di una delle migliori app per Android proprio a causa della sua versatilità assoluta.
Troviamo, invece, per la controparte della Mela, Trova il mio iPhone, applicazione default di iOS che permette di localizzare il device su una mappa, di bloccarlo a distanza, di farlo suonare a volume alto per due minuti anche nel caso in cui la suoneria sia disattivata e di cancellare i dati presenti al suo interno, facendo anche comparire un messaggio sullo schermo. Per entrare in funzione, però, va abilitata prima su iCloud.