Come funziona la digestione

La digestione è quel processo dalle molte implicazioni biologiche e chimiche, mediante le quali il nostro corpo riesce ad assorbire dagli alimenti le sostanze nutritive di cui ha bisogno per funzionare. La digestione, così come un apparato digerente che funziona bene, è fondamentale per la nostra salute. I succhi digestivi sono in grado di agire sul cibo e sui nutrienti che entrano a far parte del flusso sanguigno. Queste sostanze nutritive, come per esempio le proteine, i grassi e i carboidrati, sono essenziali per fornire energia all’organismo umano. Si rivelano davvero basilari perché l’organismo continui a mettere in atto le sue funzioni vitali. Ma come funziona la digestione? È un processo molto complesso, di cui vogliamo spiegarti i dettagli.

La digestione inizia dalla bocca

A volte molti soffrono di problemi di digestione, che può portare anche ad avere disturbi come la stitichezza. Per questo il clistere, in situazioni come queste, può rivelarsi fondamentale. Per digerire bene bisogna riuscire ad essere consapevoli di quanto questo processo avvenga in determinate fasi, il cui inizio si può collocare direttamente nella bocca.

Infatti tutto inizia con la masticazione, quando i denti si adoperano per sminuzzare gli alimenti. Si forma così quello che viene chiamato in gergo medico il bolo, che viene trasportato dalla lingua nel palato.

Da qui inizia la discesa del cibo sminuzzato all’interno dell’organismo grazie alla deglutizione. In questo momento interviene l’epiglottide, che chiude l’accesso alla trachea per evitare che il cibo vada di traverso.

Il viaggio del bolo dall’esofago allo stomaco

Attraverso la deglutizione il bolo raggiunge l’esofago. Quest’ultimo è costituito da vari muscoli che hanno una forma tipicamente circolare. I muscoli dell’esofago sono in grado di produrre delle onde ritmiche ed è proprio attraverso queste contrazioni e distensioni muscolari che il bolo riesce a scendere in direzione dello stomaco. Questo fenomeno si chiama in medicina peristalsi e può durare dai quattro ai sei secondi.

Molto importante è poi ciò che avviene, una volta che il bolo ha raggiunto lo stomaco. Qui dentro infatti vengono prodotti circa due litri di succo gastrico al giorno. I succhi gastrici contengono acido cloridrico e vari enzimi che servono a digerire meglio le proteine.

In particolare l’acido cloridrico ha la funzione di uccidere gli eventuali batteri presenti e l’enzima pepsina interviene frammentando le proteine.

Quando è nello stomaco, il cibo si mischia con il succo gastrico. I muscoli presenti nello stomaco si contraggono, facendo dei movimenti ondulatori. Il bolo può rimanere nello stomaco più o meno a lungo, tra un’ora e sei ore, in base al contenuto dei grassi.

Cosa succede nell’intestino tenue e nell’intestino crasso

A questo punto dallo stomaco il cibo attaccato ai succhi gastrici passa nell’intestino tenue. Il primo segmento di quest’ultimo è chiamato duodeno. Qui il bolo si mischia alle sostanze prodotte dal pancreas e alla bile, che viene prodotta dal fegato.

Gli enzimi scindono i nutrienti nei loro costituenti principali, in modo che l’intestino tenue possa assorbirli. Grazie alla funzione della bile, si possono digerire meglio i cibi ricchi di grassi. L’intestino tenue è costituito da una parete in cui sono presenti molti vasi sanguigni, che vengono chiamati villi intestinali. Attraverso di questi le sostanze nutritive passano nel sangue.

Nell’intestino crasso agiscono dei batteri che decompongono i residui dei cibi che non vengono digeriti. Viene assorbita acqua per rendere ciò che resta piuttosto morbido e quindi più facile da espellere dall’organismo. L’intestino poi compie dei movimenti ondulatori, per favorire l’espulsione delle feci.

In questo processo agisce anche il sistema nervoso vegetativo, capace di innescare il riflesso che porta alla defecazione. Così avviene che lo sfintere interno si possa rilasciare per permettere l’espulsione delle feci.