Gli ultimi dieci anni della leggendaria Coppa delle Coppe

Per i più nostalgici ricordare la Coppa delle Coppe evoca ricordi indelebili ed emozioni fortissime. Tanti giovani appassionati di calcio non hanno vissuto neppure un’edizione di una delle tre competizioni Uefa che hanno animato l’Europa per 40 anni. Dal 1960 al 1999, infatti, le squadre vincitrici delle coppe nazionali si ritrovavano di fronte in un torneo meraviglioso che ha regalato peraltro finali indimenticabili, soprattutto nell’ultimo decennio.

La Uefa, lo ricordiamo, decise di sopprimere la competizione dopo aver riformato ulteriormente la Champions League, decidendo così di spedire in Coppa Uefa (poi divenuta Europa League) le squadre campioni delle coppe nazionali. Ed è bello ricordare che la storia della Coppa delle Coppe è legata anche a tanti trionfi italiani, sette per la precisione (solo l’Inghilterra ha fatto meglio con 8 successi). Non solo: l’albo d’oro è aperto e chiuso da nostre rappresentanti. Nel 60-61 la Fiorentina si impose sui Rangers di Glasgow (i viola poi persero la finale successiva con l’Atletico Madrid), mentre nel 1999 fu la Lazio a chiudere il cerchio con la vittoria sul Maiorca, a Birmingham.

Tanto per capire quanto questa competizione sia sentita, più volte si è parlato di una possibile “rivincita” tra capitolini e spagnoli. Qualche anno fa se ne occupò anche Laziofamily.it che paventò l’ipotesi di una sfida affascinante tra il Maiorca e la Lazio del ’99 in cui militavano i vari Nesta, Mihajlovic, Stankovic, Nedved, Vieri, Salas, Couto e tanti altri campioni.

In questo articolo andiamo a ripercorrere le ultime 10 finali della Coppa delle Coppe.

Decennio aperto dalla Sampdoria

E, a proposito di italiane, come dimenticare il successo della Sampdoria contro l’Anderlecht, il 9 maggio 1990 a Goteborg: i blucerchiati persero la finale dell’anno precedente col Barcellona (2-0) e con lo stesso punteggio si imposero sui belgi. A decidere una doppietta nei tempi supplementari di Gianluca Vialli. Particolarmente significativa anche la finale dell’anno successivo: il 15 maggio 1991 il Manchester United batteva a Rotterdam il Barcellona. Si tratta del primo successo europeo di una squadra inglese dopo la squalifica di cinque anni dopo i tragici fatti dell’Heysel e, soprattutto, quel successo firmato dalla bellissima doppietta di Mark Hughes (2-1 il finale, per i catalani a segno Koeman) apriva ufficialmente l’epopea dell’era Ferguson. A proposito, col quel successo il manager scozzese divenne l’unico a trionfare in Coppa delle Coppe con due club diversi (ci riuscì anche nel 1983 alla guida dell’Aberdeen).

Nel 1992 arriva a Lisbona il primo successo internazionale del Werder Brema, l’ultima delle 4 Coppe delle Coppe finite in Germania: 2-0 il finale per i tedeschi ai danni del Monaco con reti di Allofs e Rufer. L’edizione 92-93 è emblematica perché spiega nel migliore dei modi il dominio italiano in Europa in quel decennio. A trionfare è, infatti, il Parma, da poco affacciatosi al calcio che conta. Una squadra farcita di futuri campioni, guidata da Nevio Scala, coglie un successo storico a Wembley: anche in quel caso fu battuta una belga, l’Anversa, anche se in modo molto più netto. A Londra finì 3-1 per i ducali, a segno Minotti, Melli (dopo il pari degli avversari) e Cuoghi nel finale. Il Parma andò vicino al bis l’anno seguente, ma il 4 maggio del 1994 fu l’Arsenal a vincere la finale di Copenaghen con rete decisiva di Alan Smith.

Le ultime, emozionanti, finali

Proprio come gli emiliani, anche i “gunners” arrivarono in finale anche l’anno seguente. La finale di Parigi (al Parco dei Principi) del 10 maggio ’95 è storica: trionfa il “piccolo” Saragozza grazie ad un gol leggendario al 119′ di Nayim. La conclusione del centrocampista da metà campo colse di sorpresa Seaman e regalò il successo alla squadra spagnola.

A Bruxelles, nel 1996, il PSG (lontano dai fasti degli ultimi anni) alzò il suo primo trofeo internazionale: i francesi sconfissero di misura il Rapid Vienna, 1-0, grazie ad una conclusione dalla distanza di N’Gotty, poi meteora al Milan. Nel 1997 per l’ennesima volta il campione uscente cade in finale: il PSG si inchina al Barcellona di Bobby Robson (quarta Coppa della Coppe, club più vincente nella storia della competizione), col punteggio di 1-0: a Rotterdam decise un rigore di Ronaldo che poche settimane dopo sarebbe finito all’Inter.

La penultima Coppa delle Coppe è invece alzata dal Chelsea (secondo successo dopo quello del 1971), giustiziere del Vicenza di Guidolin in semifinale. I “blues” si imposero a Stoccolma, sullo Stoccarda, grazie ad una magia di Zola, idolo assoluto dalle parti di Stamford Bridge. E, infine, la già citata vittoria della Lazio sul Maiorca: il 2-1 di Birmingham porta la firma di Vieri e Nedved (pari provvisorio di Dani Garcia) che regalarono così la prima ed ultima Coppa delle Coppe al club biancoceleste.