Abbigliamento da lavoro antipioggia: ecco perché è così importante

Nel momento in cui si parla di sicurezza sul lavoro è fondamentale seguire sempre in modo scrupoloso quanto previste dalla normativa attualmente in vigore sul territorio italiano. Ecco spiegato il motivo per cui l’abbigliamento da lavoro è uno di quegli aspetti che non si possono trattare in modo superficiale, ma rispetto al quale è fondamentale prestare sempre la massima attenzione.

Infatti, gli abiti da lavoro devono essere realizzati sempre usando dei materiali di qualità e che risultino adeguati anche al tipo di impiego. L’obiettivo di questi capi d’abbigliamento è quello di garantire il massimo livello di sicurezza possibile a tutti coloro che li indossano. Qualora si dovesse trattare di persone che sono solite lavorare in spazi all’aperto, ecco che l’abbigliamento deve essere sempre impermeabile. Per questo si consiglia di comprare tali abiti da lavoro solo su piattaforme affidabili e specializzate, come su Euro Hatria s.a.s.

Abbigliamento antipioggia: di cosa si tratta

Quando si fa riferimento a questi abiti da lavoro antipioggia, si parla di indumenti che hanno una caratteristica ben precisa in comune, ovvero sono del tutto impermeabili. Questi prodotti vengono realizzati appositamente per diverse categorie professionali, ovviamente tenendo conto del lavoro che viene svolto nella quotidianità.

Un vero e proprio completo antipioggia usato in ambito lavorativo deve includere la giacca, i pantaloni da lavoro, le calzature, ma anche la divisa, senza dimenticare la salopette, tutti rigorosamente impermeabili. È fondamentale che siano abiti realizzati solo con materiali ad elevata visibilità: si deve trattare di soluzioni perfette per quanti operano all’interno di cantieri, piuttosto che in squadre di soccorso o, in ogni caso, in situazioni in cui devono essere facilmente riconoscibili.

Quali sono i requisiti previsti dalla normativa

Come abbiamo detto in precedenza, l’abbigliamento impermeabile da lavoro è disciplinato dalla norma EH 343, che prevede proprio i requisiti che devono essere rispettati. Sui vari abiti da lavoro antipioggia viene riportato un simbolo in cui è prevista una specie di scudo, dotato di un ombrello e, nei paraggi, due numeri che vanno da 1 a 3. I valori corrispondono al livello di impermeabilità e a quello di traspirabilità. Tutti questi abiti da lavoro antipioggia sono in grado non solo di bloccare il passaggio dell’acqua, ma anche di consentire l’uscita del vapore dal corpo. Sia l’impermeabilità che la traspirabilità vengono suddivise in tre categorie ed è chiaro che è sempre meglio puntare su quella che garantisce le prestazioni migliori.

Il livello di resistenza all’acqua

Per controllare il livello di resistenza all’acqua serve che il capo d’abbigliamento sia oggetto di una serie di test che vengono eseguite con delle colonne d’acqua. Queste verifiche vengono svolte prendendo un campione di tessuto e poi sfruttando un cilindro di vetro con un diametro pari a 10 cm, che deve essere riempito d’acqua fino al momento in cui il tessuto non permette il passaggio del liquido. A questo punto si provvede al conteggio delle colonne, poi dei millimetri d’acqua che il tessuto è in grado di sopportare prima di cedere. Maggiori sono le colonne d’acqua e più alta è la capacità di resistenza.

L’intero abbigliamento tecnico deve sempre indicare la sigla WP, ovvero water proof, così come il valore maggiore, espresso in millimetri d’acqua, che il tessuto riesce a sostenere. Il livello di traspirabilità, invece, è oggetto di misurazione in MVP. Si tratta di un valore che fa riferimento al quantitativo di grammi d’acqua, sotto forma di vapore, che riesce a passare in un metro quadro di superficie nel giro di una giornata. Giusto per fare un esempio, su una giacca da lavoro la sigla MVP che riporta 14000 grammi al metro quadro in 24 ore, vuol dire che, in una giornata, 14mila grammi d’acqua filtrano da ciascun metro di tessuto nella forma di vapore.