Il mondo degli impianti di elevazione, oggi, si rivela più ampio che mai. Esistono mezzi diversi, infatti, attualmente, in grado di abbattere le barriere architettoniche e tutti i dislivelli presenti negli edifici. In questo frangente, vanno citati anche i servoscala. In merito ai servoscala, essi vengono anche definiti gli ascensori per disabili in carrozzina. Si tratta, infatti, della migliore opzione per eliminare gli ostacoli per chi ha problemi di mobilità e non può, ad esempio, superare le scale.
Da non confondere coi montascale, i servoscala rappresentano un importante investimento, specie quando si pensa alla loro utilità che, di fatto, è ciò che contraddistingue e rende questi impianti di elevazione una scelta di punta. Comunque, installare un servoscala non porta costi contenuti. Per questo motivo, bisogna essere consapevoli dell’utilizzo che si andrà a farne e del tipo di prodotto di cui si necessita prima di procedere all’acquisto.
Tecnicamente, comunque, un servoscala non è altro che una pedana mobile utile a trasportare disabili in carrozzina, anziani o persone con gravi problemi motori. Il sistema in oggetto viene adoperato su tutte quelle scale che presentano curve o variazioni in pendenza e, di solito, viene installato con componenti in acciaio per prevenirne l’usura precoce. È importante chiarire, quando si installa un sistema del genere, che l’aiuto di un esperto sia fondamentale. A tal proposito, vi segnaliamo che Vendra Ascensori offre il servizio di installazione e manutenzione servoscala a Empoli, Pisa, Livorno, Lucca e a Pistoia.
Tutte le informazioni tecniche sui servoscala
La cosa più importante da chiarire è che, per installare un servoscala, serve che la scala stessa sia larga almeno 110 centimetri, in modo da poter ospitare l’intero sistema. Una volta completato il montaggio, comunque, la pedana viene chiusa nel corrimano senza intralciare il passaggio, ma bisogna comunque avere lo sazio per poterlo fare. I servoscala percorrono il tracciato ad una velocità di 10 centimetri al secondo, mentre il montaggio prevede la disposizione della pedana su delle apposite guide, poste direttamente al muro o fissate ai pilastri.
Grazie ad esse, la macchina può salire e scendere, svolgendo il suo movimento lungo le scale che, di fatto, ricoprono il ruolo di binari. I servoscala possono essere montati sia al lato del muro che a quello della ringhiera. Ciò che è veramente importante è che al macchinario sia assicurata una sezione antiscivolo. I sistemi in oggetto presentano una portata massima di 300 kg, mentre si possono personalizzare le dimensioni, magari per ospitare anche un accompagnatore sulla pedana.
Differenze tra i servoscala e gli altri impianti
Il servoscala differisce dal montascale a poltroncina poiché presenta un pianale richiudibile, sia in maniera manuale che automatica. In questo modo, si può evitare l’ingombro della rampa di scale dopo l’utilizzo, cosa che i montascale non possono assicurare. Oltre a questo, i controlli di bordo sono posizionati lungo una pulsantiera molto semplice da utilizzare, oppure presentano dei radiocomandi palmari senza fili. I servoscala possono essere realizzati, in vero, sia all’interno che all’esterno di un edificio e, in quest’ultimo caso, si consiglia di ricoprirli con un materiale impermeabile quando non vengono adoperati.
In ogni caso, non esistono prescrizioni legislative riguardanti la cadenza temporale degli interventi di manutenzione dell’impianto. Ciò nonostante, le aziende installatrici consigliano di prendersene cura almeno una volta ogni sei mesi. Il servoscala si rivolge ad un bacino di utenza che ha bisogno di assistenza per spostarsi in altezza e, stando alla legge, è possibile fare richiesta anche negli stabili in cui il resto dei condomini non sono d’accordo con l’installazione. I servoscala presentano caratteristiche particolari, quindi bisogna scegliere accuratamente il migliore per le proprie esigenze.