Miopia in aumento nei giovani: le cause nascoste e come intervenire
di Redazione
18/04/2025
Negli ultimi anni, un numero crescente di giovani soffre di miopia, una condizione visiva che rende difficile vedere chiaramente gli oggetti lontani. Un tempo associata prevalentemente all’età adulta, oggi la miopia colpisce sempre più bambini e adolescenti. Ma cosa c’è davvero dietro questo aumento? È solo colpa dei geni oppure lo stile di vita moderno ha un ruolo più grande di quanto immaginiamo?
In questo articolo scoprirai le cause nascoste, i segnali da non ignorare e le strategie efficaci per prevenire o rallentare la miopia nei giovani.
Cosa sta causando l’aumento della miopia nei giovani?
Negli ultimi anni, la miopia tra bambini e adolescenti è cresciuta rapidamente, con percentuali preoccupanti anche in Europa e in Italia. Oltre alla predisposizione genetica, sono le abitudini quotidiane a giocare un ruolo determinante. L’uso intensivo dei dispositivi digitali, il tempo trascorso in ambienti chiusi e la scarsa esposizione alla luce naturale stanno influenzando profondamente lo sviluppo visivo dei più giovani. Analizziamo i principali fattori.Il ruolo della genetica
La genetica incide sul rischio di sviluppare miopia: figli di genitori miopi sono più esposti. Tuttavia, i geni da soli non spiegano l’aumento dei casi. Lo stile di vita, l’ambiente e le attività quotidiane hanno un impatto decisivo sull’insorgenza e sull’evoluzione della miopia, anche nei soggetti predisposti.L’ambiente digitale: ore e ore davanti agli schermi
L’uso prolungato di dispositivi digitali è tra le cause principali. Smartphone, tablet e computer impongono una visione ravvicinata e continua, che affatica l’occhio e favorisce la progressione miopica. La pandemia ha accentuato il fenomeno, aumentando il tempo trascorso davanti agli schermi e riducendo quello all’aria aperta. Oltre agli effetti visivi, l’uso eccessivo della tecnologia può avere ripercussioni anche su altri aspetti della salute fisica e mentale, come approfondito nell’articolo Tecnologia e salute: cosa ci aspetta nei prossimi anni.Luce naturale vs luce artificiale
La luce solare aiuta a regolare la crescita dell’occhio e protegge dalla miopia. I giovani che trascorrono poco tempo all’aperto ne risentono: la luce artificiale, anche se intensa, non offre gli stessi benefici. Passare almeno due ore al giorno all’esterno è una delle strategie più efficaci per ridurre il rischio.Postura e distanza dagli schermi
L’uso scorretto dei dispositivi – troppo vicini agli occhi o con postura sbagliata – aumenta lo stress visivo. Leggere o guardare uno schermo a meno di 30 cm di distanza, senza pause, affatica l’occhio e può favorire l’insorgenza della miopia. Una corretta postura, pause frequenti e una buona illuminazione aiutano a prevenire problemi visivi.Segnali da non ignorare
Riconoscere i primi segni della miopia è fondamentale per poter intervenire tempestivamente. Spesso i giovani non si accorgono di avere problemi visivi, oppure li sottovalutano. I segnali sono talvolta sottili ma indicativi, e spetta a genitori e insegnanti notarli per tempo.I sintomi della miopia nei bambini e adolescenti
La miopia può manifestarsi con comportamenti o disturbi ricorrenti, che spesso vengono scambiati per semplice disattenzione o stanchezza. Tra i segnali più comuni ci sono:- Difficoltà a leggere alla lavagna o a seguire le lezioni da lontano.
- Tendenza ad avvicinarsi troppo a libri, quaderni, tablet o televisione.
- Mal di testa frequenti, in particolare dopo periodi di studio o uso prolungato degli schermi.
- Strizzare gli occhi o socchiuderli per mettere a fuoco oggetti lontani.
Quando è il caso di andare dall’oculista?
Non bisogna aspettare che emergano sintomi evidenti per effettuare un controllo visivo. Le linee guida suggeriscono di portare i bambini dall’oculista già intorno ai 4 o 5 anni, anche in assenza di lamentele o difficoltà visive apparenti. Una visita oculistica all’anno è raccomandata durante tutto il periodo della crescita, poiché è proprio in questi anni che la miopia tende a svilupparsi e progredire più rapidamente. Intervenire presto significa poter adottare soluzioni correttive efficaci e, in alcuni casi, anche strategie per rallentare l’aggravarsi del difetto visivo.Chirurgia refrattiva per la miopia: quando è indicata?
La chirurgia refrattiva rappresenta una possibile soluzione definitiva alla miopia, ma non è adatta a tutti, soprattutto non nei pazienti giovani. Spesso i genitori si domandano se il proprio figlio potrà “correggersi” con un’operazione in futuro. La risposta è: sì, ma solo in determinate condizioni. Le tecniche chirurgiche più utilizzate, come il LASIK (Laser-Assisted in situ Keratomileusis) o la PRK (Cheratectomia fotorefrattiva), agiscono modificando la curvatura della cornea con un laser per correggere il difetto refrattivo. Questi interventi sono rapidi, generalmente sicuri e offrono risultati stabili a lungo termine. Tuttavia, sono indicati solo quando la miopia si è stabilizzata, cioè intorno ai 20-21 anni, con variazioni di refrazione minime per almeno 12 mesi. Per chi desidera saperne di più sulle tecniche disponibili, è possibile consultare questa pagina informativa sulla correzione della miopia con il laser. Sottoporsi a chirurgia prima di questo momento è sconsigliato, poiché l’occhio è ancora in fase di sviluppo. Operare una miopia instabile rischia di rendere l’intervento inefficace nel tempo, portando a regressioni o necessità di ulteriori correzioni. In età giovanile, dunque, è preferibile adottare soluzioni conservative. Gli occhiali da vista rimangono il presidio più diffuso, ma esistono anche alternative più avanzate, come:- Lenti a contatto morbide o rigide, da valutare caso per caso, a seconda dell’età, delle abitudini e della tollerabilità.
- Ortocheratologia notturna, una tecnica non chirurgica che prevede l’uso di lenti rigide durante il sonno per modellare temporaneamente la cornea. È indicata per rallentare la progressione della miopia nei giovani.
- Colliri a base di atropina a basso dosaggio, che in alcuni casi selezionati possono essere prescritti da uno specialista per ridurre la velocità di peggioramento del difetto visivo.
Come prevenire e rallentare la miopia giovanile
Sebbene non sia possibile eliminare definitivamente la miopia nei bambini e negli adolescenti, soprattutto in fase di crescita, esistono strategie comprovate per rallentarne l’evoluzione e migliorare la salute visiva nel lungo periodo. L’intervento precoce e l’adozione di abitudini corrette sono fondamentali per contenere l’avanzamento del difetto.Strategie quotidiane semplici ma efficaci
Piccoli accorgimenti nella routine quotidiana possono fare una grande differenza. Tra le strategie più efficaci:- Regola del 20-20-20: ogni 20 minuti passati davanti a uno schermo, distogliere lo sguardo per 20 secondi osservando un punto a 6 metri di distanza. È un esercizio semplice per ridurre lo stress visivo.
- Distanza corretta: mantenere almeno 30-40 cm di distanza tra occhi e libro o schermo. Una distanza troppo ravvicinata forza l’occhio e favorisce l’accomodazione continua.
- Illuminazione adeguata: svolgere attività visive solo in ambienti ben illuminati, evitando luci troppo deboli o riflessi diretti sullo schermo.
- Pause regolari: alternare lo studio e l’uso dei dispositivi con momenti di riposo, preferibilmente all’aperto, per permettere all’occhio di rilassarsi.
L’importanza dell’attività all’aperto
Il tempo trascorso all’aria aperta ha un ruolo preventivo essenziale. Diversi studi hanno dimostrato che i bambini che passano almeno due ore al giorno all’aperto presentano un rischio inferiore di sviluppare miopia rispetto ai coetanei che trascorrono gran parte del tempo in ambienti chiusi. La luce naturale stimola la retina in modo positivo e favorisce la produzione di dopamina, un neurotrasmettitore che contribuisce a mantenere stabile la forma del bulbo oculare. Non è necessario praticare sport intensi: anche una semplice passeggiata o il gioco in giardino hanno un effetto protettivo significativo.Tecnologia sì, ma con regole
I dispositivi digitali fanno ormai parte della quotidianità, anche in ambito scolastico. Tuttavia, il loro utilizzo deve essere regolamentato con attenzione per evitare danni visivi a lungo termine:- Limitare il tempo di esposizione giornaliera, soprattutto per i bambini più piccoli.
- Favorire pause attive, come giochi manuali o attività motorie, per interrompere la visione prolungata da vicino.
- Utilizzare filtri per la luce blu o attivare la modalità notturna per ridurre l’affaticamento visivo, specialmente la sera.
- Evitare l’uso dei dispositivi prima di dormire, poiché la luce artificiale incide negativamente sulla qualità del sonno e sull’adattamento visivo.
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