Da diversi anni a questa parte, si parla sempre di più di cannabis light. Regolamentata dalla Legge 242/2016, questa pianta, per essere commercializzata in Italia fuori dagli ambiti terapeutici, deve essere caratterizzata da una percentuale di THC, principio attivo psicoattivo per eccellenza, compresa tra lo 0,2 e lo 0,6. La seconda soglia è una sorta di limite di tolleranza imposto dal legislatore con lo scopo di facilitare la vita ai produttori.
Dopo questa premessa normativa doverosa, vediamo assieme qualche informazione in merito alle varie parti della pianta. Farlo significa, per forza di cose, chiamare in causa i fiori.
Dal momento che sono tantissime le persone che cercano informazioni sui fiori di cannabis online, nelle prossime righe di questo articolo abbiamo selezionato alcune preziose specifiche in merito.
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Cosa sono i fiori di cannabis?
Quando si chiamano in causa i fiori di cannabis, si inquadrano gli organi riproduttivi della pianta femmina di cannabis. I fiori di cannabis crescono dai gambi della pianta e dai nodi dei rami.
Come si utilizzano?
A questo punto, è il caso di chiedersi come utilizzare i fiori di cannabis. I riferimenti in merito sono diversi. Le infiorescenze possono essere impiegate in processi di vaporizzazione. Grazie ai dispositivi che la permettono è possibile evitare la combustione, che può portare, in alcuni casi, alla creazione di un vapore poco delicato.
Con il vaporizzatore la situazione è ben diversa. Le cime, infatti, vengono riscaldate a una temperatura adeguata, che permette all’utilizzatore di apprezzare il rilascio dei terpeni e dei cannabinoidi e di sfruttare tutte le potenzialità del loro aroma.
Si potrebbe andare avanti ancora molto a parlare delle modalità di utilizzo dei fiori di cannabis. In questo novero è possibile includere il fatto di usarli per la preparazione di tisane. L’efficacia di questi infuso si esprime al meglio se si considera un rapporto pari a 1 grammo di cannabis per ogni singolo litro d’acqua.
Nel momento in cui la tisana è pronta e la si gusta, si avverte subito un forte senso di relax. A cosa è dovuto? Alla presenza di CBD o cannabidiolo, principio attivo “cugino” del THC e privo di effetti psicoattivi. Anzi, come sopra specificato, permette di apprezzare un effetto rilassante molto piacevole e un’attenuazione delle ripercussioni del THC.
Dove si possono acquistare i fiori di cannabis?
A questo punto, è naturale chiedersi dove acquistare i fiori di cannabis. I principali punti di riferimento in merito sono i numerosi e-commerce che, dal 2016 a oggi, sono sorti sul web.
Su questi spazi è possibile trovare diverse tipologie di infiorescenze di cannabis. Tra queste è possibile citare i fiori di Bud Candy. La loro caratteristica principale consiste nella presenza di un manto, estremamente fitto, di resina dolce contraddistinta da un’importante quantità di cannabidiolo.
Da non dimenticare è altresì la varietà Strawberry Champagne. Quando si parla di questa varietà di infiorescenze di cannabis, si inquadra un’alternativa nota per l’alto contenuto di CBD. Interessante è anche il processo di coltivazione, che si concretizza indoor senza l’utilizzo di additivi chimici.
Si potrebbe andare avanti ancora molto a parlare delle tipologie di infiorescenze di cannabis disponibili online. Tra le più famose troviamo la Holy Weed, contraddistinta da una concentrazione di CBD pari al 12% circa.
Note per il loro aroma estremamente ricco, le infiorescenze di cannabis sono raccomandate a chi ha già un po’ di esperienza con l’utilizzo della cannabis light. Se si è alle prime armi, il consiglio è quello di cominciare con l’olio, facile da usare, disponibili a concentrazioni anche basse e con il vantaggio di poter essere portato sempre con sé.