L’esigenza di ripensare in modo profondo l’utilizzo che facciamo quotidianamente dell’auto è ormai una realtà da molti anni. È datato 2007 il Libro verde sul trasporto urbano della comunità, che oggi più che mai parla al nostro Paese, in reale ritardo rispetto a molti altri Stati europei.
Il ritardo italiano sulla mobilità urbana
Perché in Italia le auto elettriche e ibride sono ancora pochissime, e mal viste da molti utilizzatori; perché in Italia l’automobile è vista da tanti come un bene necessario, che è quasi obbligatorio avere; perché in molte città italiane ogni giorno accede un numero incredibile di soggetti, ognuno dei quali con la sua automobile di proprietà, che spesso ha già qualche annetto. Alcune aziende, come ad esempio quella di cui possiamo trovare importanti informazioni su questo sito web, offrono da tempo servizi innovativi, rivolti sia al privato che all’imprenditore. Si tratta di servizi che riguardano la sostenibilità delle automobili circolanti, così come nuovi modi di acquisto della vettura, il cui utilizzo permette a chiunque di accedere alle nuove tecnologie, a partire dalle vetture elettriche.
La sostenibilità delle automobili
Le vetture di vecchia generazione sono tra le principali cause di inquinamento, soprattutto se consideriamo le città: il traffico quotidiano purtroppo causa l’emissione di un’enorme quantità di fumi inquinanti e lo fa proprio dove sono di più le persone residenti. Promuovere la sostenibilità del parco macchine italiano significa spingere sui motori più puliti, che permettono di limitare, o addirittura di eliminare, i fumi inquinanti. Sotto questo punto di vista ovviamente i motori elettrici sono la scelta più interessante; trasformare il parco macchine a benzina e diesel in vetture elettriche sarebbe un importante progresso nella mobilità urbana. Questo considerando anche la situazione attuale, in cui l’utilizzo dei mezzi pubblici è da molti avversato, a causa della pandemia in corso.
Potersi permettere un’auto nuova
La problematica è abbastanza seria, soprattutto in un Paese “vecchio” come il nostro. Un soggetto anziano, che ha più di 67-70 anni, che percepisce mensilmente una piccola pensione, oggi come può pensare di sostituire la vecchia automobile per acquistarne una elettrica? Si tratta infatti di vetture costose, anche se effettivamente sotto questo punto di vista la sempre maggiore offerta delle case automobilistiche sta modificando la situazione. La sostenibilità del parco macchine urbano passa quindi anche attraverso nuove mobilità di vendita delle automobili. Si innesta su questo tipo di visione il pensare all’auto come a un servizio: il guidatore oggi non è costretto ad acquistare una vettura nuova, elettrica o ibrida. Può infatti approfittare delle offerte di noleggio a lungo termine, rivolte ai privati e alle imprese. L’auto è vista come un bene che l’azienda di noleggio acquista, gestisce e della cui manutenzione si preoccupa in toto; il cliente non deve fare altro che scegliere il modello che preferisce, utilizzarlo ogni giorno e saldare una piccola quota mensile per il noleggio. Che comprende tutte le spese correlate all’auto.
Parchi macchine aziendali
Quanto abbiamo appena detto si rivolgeva essenzialmente al singolo cittadino e alla sua auto personale. Si pensi però di applicare il medesimo ragionamento ai parchi auto aziendali. Il noleggio a lungo termine permette, anche in questo ambito, di avere a disposizione costantemente la migliore tecnologia del momento, senza dover sborsare cifre astronomiche per la sostituzione periodica del parco auto aziendale.